Migliaia di trattori hanno bloccato le strade di Bruxelles, mentre gli agricoltori hanno abbattuto e dato fuoco ad una scultura storica.
Durante le proteste di oggi, gli agricoltori hanno abbattuto una statua in piazza Lussemburgo, a Bruxelles, davanti alla sede del Parlamento europeo. La statua, che rappresenta un meccanico, è stata data alle fiamme, sostituita poi da una specie di fantoccio vestito con una tuta da lavoro. I trattori giunti da tutta Europa, intanto, bloccano le strade per continuare la loro protesta contro le politiche Ue.
Proteste accese contro il Parlamento europeo
Le proteste degli agricoltori hanno raggiunto un punto di svolta a Bruxelles, con l’abbattimento di una statua storica per l’Europa. La scultura si trova sul piedistallo del monumento a John Cockerill, un industriale e filantropo inglese attivo in Belgio nell’Ottocento.
Dopo averla abbattuta, la statua è stata incendiata, e al suo posto è stato messo una specie di fantoccio vestito con una tuta da lavoro. Diverse le immagini che circolano sul web, mostrando una situazione di crescente tensione con la protesta dei trattori, che oggi non si limita solo ad urlare a gran voce.
Come mostrano le immagini del quotidiano belga Le Soir, gli agricoltori furiosi hanno anche dato fuoco a rifiuti e copertoni, rovesciato letame per la strada e lanciato uova contro il Parlamento europeo. La polizia ha risposto con l’uso di idranti e lacrimogeni.
#ixelles Une des sculptures historiques (1871 ) de la place du Luxembourg a été démontée par les agriculteurs et mise au feu. Elle représente un ouvrier sidérurgiste.
— Yves Rouyet (@YvesRouyet) February 1, 2024
D'un point de vue patrimonial, c'est irréparable. D'un point de vue symbolique, c'est à pleurer pic.twitter.com/SWWm0JBqBq
Il motivo della marcia dei trattori in Europa
Gli agricoltori protestano contro la Politica Agricola Comune (PAC) e il Green Deal europeo, ritenendo che queste siano dannose per il settore agricolo. Le proteste a Bruxelles sono solo l’ultimo episodio di una serie di manifestazioni che stanno coinvolgendo diversi paesi europei.
Le proteste hanno visto la partecipazione di agricoltori di diverse nazionalità – tra cui Germania, Francia, Italia, Polonia, Romania e Spagna – che hanno manifestato contro le misure che richiedono di lasciare a riposo una quota dei terreni per accedere agli aiuti comunitari. Anche in Italia le strade sono ormai un ingorgo di trattori, tra gli agricoltori che protestano a gran voce accompagnati da striscioni “urlanti”.